A tutto Est: in Giappone

28 dic 2012

2012 ti saluto - 1 -

"cominciamo con i saluti"
si dice quando si sta per andare via, 
ma da quel momento, potrebbero passare ore.



ISTANTANEA
2012

LAND 210 - polaroid blue color 100 expired
the blue harbour (http://polaroiders.ning.com/photo/albums/blue-harbour)


24 dic 2012

23 12 2012 Mino de Santis in concerto

Al Voice Cafè vegan bar di Campi Salentina. 

Impressioni dal vivo: 
Mino de Santis è un timidone
Pasquale Gianfreda (basso) è zen
Pantaleo Colazzo (fisarmonica) è stanco

insieme, funzionano.


22 dic 2012

22 12 2012 "e così abbiamo visto tutto"

Nel 2003 apre a Mesagne l'ipermercato Auchan, ospitato nel centro commerciale Appia Antica. Nessuno però dice "andiamo all'Appia Antica", no, con una sineddoche si sente dire "andiamo all'àuscian", la parte per il tutto.
L'àuscian ha giocato un ruolo cruciale sul territorio mesagnese, stravolgendo la vita al piccolo commerciante locale e soprattutto le abitudini delle famiglie. All'àuscian si va per fare una gita fuori porta, oltre che per comprare quelle 18 bottiglie in offerta di detersivo per piatti. L'àuscian ha un fortissimo potere aggregativo: si incontrano gli amici che non vedi da anni, così ti racconti che fine ha fatto la tua vita dai banchi di scuola a quel momento. All'àuscian i bambini hanno un posto per giocare, le mamme fanno la spesa, qualche ragazzino ci si rifugia con la fidanzata dopo aver marinato la scuola, per un bacio al caldo (rischiando tuttavia di incontrate la mamma che fa la spesa!). 
E poi "che vuoi?" Non compri qualcosa?
Il mesagnese, fedele all'àuchan, difficilmente cede alle lusinghe del centro commerciale Le Colonne, aperto pochi Km più avanti.

Oggi, 22 12 2012, l'àuscian era pieno. "Che vuoi? Gli ultimi regali di natale".
L'area parcheggio come un autodromo: a fatica si parcheggia, a fatica si entra, a fatica si riesce ad evitare di fermarsi a parlare con qualcuno. Non puoi entrare-prendere-pagare-e-uscire, questo romperebbe l'armonia del ritmo mesagnese (all'àuscian non ci stai mai meno di 2 ore). 
Oggi c'ero. Ovvio. Aspettavo di pagare, quando una forte musica si è sentita, dal vivo, suonare e avvicinarsi. La banda. Oggi all'àuscian c'era la banda, con le majorettes e i babbo natale. "E così abbiamo visto tutto..." ha detto una commessa che sistemava i calzini.
Aspetta, ma quello è un treno?
All'àuscian oggi c'era un treno che camminava ed era pieno di gente tra la gente.
Infine, stasera (già ora) all'àuscian c'è la notte bianca. Povia canta.





21 dic 2012

21 12 2012 - maya ci avete fatto un favore

Strategie di marketing e comunicazione "impec!"

Gli abitanti di Cisternino hanno fatto la cosa migliore.
Si sono inventati che i Maya non ci vanno così a sud a premere il bottone della fine del mondo e così hanno invitato tutti a rifugiarsi lì da loro.
Non c'è un B&B libero a pagarlo oro.
Stanze d'albergo "vancanti"? Queste sconosciute.
I trulli? pieni fino al capezzolo in cima.

E così stasera "si friggono purpette, le pettole e le pucce con le olive" in piazza a Cisternino.
Quasi quasi vado a vedere e brindo ai Maya perché così Cisternino non sarà più solo un paese della valle d'Itria, vicino a Ostuni e Fasano...

10 dic 2012

6 dic 2012

(2) Giro d'Italia: "consenso"

Guardia '82 by Brunori Sas on Grooveshark

Agosto 2012

le sigarette sono ancora le amadis blue
la musica è di Brunori Sas da Vol.1 "Guardia 82"
Robbi e Casa mi hanno fatto da cicerone a Cosenza. C'è poco da fare, quando conosci la tua città, la sai raccontare. Robbi sa la storia, Casa è affezionato ai luoghi. Robbi mi ha fatto notare che anche Cosenza ha ben 7 colli e che sta tra due fiumi, il Crati e il Busento. Pare che, sssshhttt silenzio, il tesoro di Alarico sia proprio lì sulle rive del Busento (questa si legge sussurrata). Mentre Robbi mi spiegava questo, io ero sul ponte e avanti avevo la città vecchia e dietro quella nuova. Casa era già nella vecchia e Lara fumava nella nuova. Ma che vuol dire Cosenza? Robbi mi dice che Cosenza era detta la città dei Bruttii, un popolo del IV secolo a.c. I Bruttii erano i servi dei Lucani, poi scoppia la guerra, i Bruttii si ribellano ai Lucani, diventano liberi e fondano Consentia: un consenso delle tribù dei Bruttii che la vogliono come capitale. E' semplice.
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