A tutto Est: in Giappone

20 nov 2013

camera aperta: countryside

New entry in camera aperta, è Vani, lo avevamo trovato qui col suo sogno e oggi ci racconta di un'avventura esotica.


Pronti?





Altopascio, 13 novembre 2013

Aurora è fuggita. 
Aveva fatto un lungo viaggio, dalla Francia, per arrivare a Altopascio, poco ridente paesotto della piana di Lucca.  Il nonno, le papì, era morto e lei, rimasta sola, è stata adottata da una famiglia italiana.
Aurora è una gallina. Un incrocio tra una borbonese e una livornese, stando all’occhio esperto della mia dirimpettaia, proprietaria di tre galline ovaiole (io ne dubito guardando le foto delle varie razze su internet).
Silvia, che vive in Italia, non se l’è sentita, dopo la morte del nonno, di abbandonarla al suo destino di gallina vecchia.  Così Aurora, invece di fare buon brodo, si è trovata a razzolare in un verdeggiante giardino italiano. Non mangerà più i succulenti chicchi di granturco che si usano per gaver le oche e produrre il fois gras, ma si giova di un becchime made in Italy. 
Complice la disattenzione della sua "badante", le penne sono cresciute un paio di centimetri di troppo e questo è bastato per consentire ad Aurora di spiccare il volo, oltrepassare la rete, e avventurarsi nel vicinato. Un vicinato pericoloso, in cui ha dovuto glissare macchine e marciapiedi, schivare Gwendy, la gatta persiana,  nascondersi da Miguel, Mimì, Gilda e gli altri cani della zona. 
Aurora è stata ritrovata. Tre ore dopo, il Sig. Gómez,  un madrileno trapiantato ad Altopascio, l’ha avvistata mentre stava acquattata dentro il mio garage aperto, in attesa non si sa di che cosa. Forse semplicemente che uno spagnolo riportasse lei, gallina francese, nella sua casa, dove adesso razzola lieta in un verdeggiante giardino italiano.



...poi Vani mi dice che il Sig. Gomez riceve una telefonata: una tizia che gli propone un commercio di prodotti e cosmesi a livello internazionale. Il Sig. Gomez è interdetto, ma si fa comunque lasciare i riferimenti, dicendo che c'avrebbe pensato. Si fa spesso così, no? Soprattutto quando si è nuovi di un posto. Poi però il Sig. Gomez scopre che quel nome, quel cognome, quell'indirizzo...bè..sì...sono quelli, proprio quelli della vicina, sì insomma la padrona di Aurora...
E qui il mistero s'infittisce.

Perché Aurora è scappata?

Cos'è Aurora per la vicina?

E quei prodotti di cosmesi?

Il Sig. Gomez, chi sarà davvero?


Benvenuta AURORA dunque, benvenuto Sig. GOMEZ, benvenuti tutti qui in camera aperta, dove c'è tanto spazio anche per volare, soprattutto con la fantasia.

E voi lettori, chissà che non riusciate a portate avanti la storia di Aurora...




8 nov 2013

La festa dei morti 2012-2013: Corsica

C’è chi mette le zucche fuori e manda i piccoli a proporre dolcetto o scherzetto, chi va a portare i fiori, chi sposta le ossa lungodegenti dalle tombe e le porta in processione, chi fa una grande festa, insomma dei morti sembra esserci il culto in tutto il mondo.
Io per coincidenza di ponti e festività, è il secondo anno che lascio l’Italia per un giro all'estero.
L’anno scorso è stato l’anno della Corsica, di cui non ho parlato qui, di cui non ho mostrato neanche una foto. E dire che era un week end tutto fotografico il nostro!
Con me la Diana F e la Zenza Bronica con i dorsi 120, 135 e polaroid…ma polaroid non ha funzionato quasi mai...

I "morti" in Corsica non si sono visti, però il cimitero sì, quello musulmano...lungo il mare di Saint Florent e poi chiese e chiese perse nel nulla e la Corsica d'estate e d'inverno ti riserva sempre delle belle sorprese.

analogico Diana F - splitzer
analogico Zenza Bronica - dorso 135mm
analogico Zenza Bronica - dorso 120mm
qui il LOMO-album "la Fête des morts 2012"